Cappuccetto Rotto, quando la favola diventa un fatto di cronaca! Scritta per bambini pensando agli adulti….

Il racconto nasce da un laboratorio psicoterapeutico presso la cooperativa sociale Gnosis, che si occupa di riabilitazione di ragazzi che soffrono di disabilità psichiatriche;  i temi sono una trascrizione di esperienze vissute da parte degli utenti, con il supporto specializzato di psichiatri, psicologi, operatori e volontari: bullismo, discriminazione, conflitti familiari, inclusione, per concludere con una riflessione sull’ ecologia, un argomento che annulla le differenze tra le persone: tutti condividiamo la stessa “casa” e tutti abbiamo il dovere di proteggerla!

 

Il 14 ottobre 2017, grazie al bando della Chiesa Valdese, la favola va in scena per la prima volta presso l’auditorium Monsignor Grassi,  con il patrocinio del Comune di Marino e della Caritas. Segue una breve tournée, il 7 aprile 2018 “Cappuccetto rotto” va in scena presso il teatro civico di Rocca di Papa, poi viene inserito nella stagione teatrale 2017/2018 presso la Sala Teatro  Vittoria di Marino, sede delle Officine Culturali della Regine Lazio.

 

 Lo spettacolo, un atto unico che rappresenta  un perfetto connubio tra una messa in scena e un musical, suscita in chi vi assiste grandi emozioni e un forte interesse a condividere con altre persone la storia rappresentata, per questo è proprio su indicazione di alcuni insegnati che “Cappuccetto Rotto” approda sui banchi di scuola.

 

Nasce così un progetto sociale-culturale che vede l’adesione dei seguenti comuni: Marino, Albano Laziale, Frascati per l’anno 2018/2019; si aggiungono poi  Castel Gandolfo, Grottaferrata, Rocca di Papa e Nemi per l’anno 2019/2020. Il presidente della Banca del Credito Cooperativo dei Colli Albani il Dott. Maurizio Capogrossi chiede un incontro con gli organizzatori di questo progetto e, grazie anche al sostegno di altri sponsor: La Funivia, Tipografia Renzo Palozzi, Associazione Nuova Linfa e la Coop. Soc. gnosis, si decide di realizzare una pubblicazione con una tiratura di 1000 copie da distribuire nelle scuole dei Comuni patrocinanti.

 

Il racconto gode di un forte consenso e diviene materiale didattico, letto e commentato nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado.  Il progetto attira l’attenzione del CNR, oltre ai Comuni di Melfi e Viggiano.